20 gennaio 2019 – II domenica "C" - Is 62,1-5; 1 Co 12, 4-11; Gv 2, 1-11 - Abbazia di Vitorchiano
O M E L I A
Tutti possono parlare per immagini. La prerogativa del poeta o del mistico è di saper mescolare le immagini in maniera ammirevolmente evocatrice. Nel Nuovo Testamento si parla della Chiesa come di una costruzione e nello stesso tempo come di un corpo vivente. Cosi’ faceva già Isaia (o, se preferite, il Deutero-Isaia), il grande Profeta dell’Antico Testamento, nel testo che abbiamo avuto come prima lettura. Rivolgendosi a Gerusalemme, le parla come ad una sposa : « Nessuno ti chiamerà più ‘Abbandonata’ ma ti chiameranno ‘Mia preferita’, perché il Signore ripone in te il suo compiacimento…Come un giovane sposa una fanciulla, Colui che ti ha costruita ti sposerà. »