Homélies de Dom Armand Veilleux

20 gennaio 2019 – II domenica "C" - Is 62,1-5; 1 Co 12, 4-11; Gv 2, 1-11 - Abbazia di Vitorchiano

O M E L I A

Tutti possono parlare per immagini. La prerogativa del poeta o del mistico è di saper mescolare le immagini in maniera ammirevolmente evocatrice. Nel Nuovo Testamento si parla della Chiesa come di una costruzione e nello stesso tempo come di un corpo vivente. Cosi’ faceva già Isaia (o, se preferite, il Deutero-Isaia), il grande Profeta dell’Antico Testamento, nel testo che abbiamo avuto come prima lettura. Rivolgendosi a Gerusalemme, le parla come ad una sposa : « Nessuno ti chiamerà più ‘Abbandonata’ ma ti chiameranno ‘Mia preferita’, perché il Signore ripone in te il suo compiacimento…Come un giovane sposa una fanciulla, Colui che ti ha costruita ti sposerà. »

25 décembre 2018 – Messe du jour - Is 52, 7-10 ; He 1, 1-6 ; Jn 1, 1-5.9-14 - Abbaye de Scourmont

H O M É L I E

La grande mystique française d’origine juive, Simone Weil, écrivait : "Aimons le pays d’ici-bas. Il est réel : il offre de la résistance à l’amour".

 

16 décembre 2018 – 3ème dimanche de l'Avent "C" - So 3, 14-18; Ph 4, 4-7; Lc 3, 10-18

 H O M É L I E

 Les deux premières lectures que nous avons entendues, celle du prophète Sophonie et celle de saint Paul aux Philippiens, nous invitent à la joie. C’est pourquoi ce troisième dimanche de l’Avent est appelé « dimanche de la joie » (« dimanche Gaudete » disait-on à l’époque du grégorien).